Jonah Lomu, quando era nel pieno del suo splendore rugbistico, pesava 120 chili; nonostante la forza di gravità e il suo metro e 96 di altezza, faceva i cento metri in 10 secondi e 8 decimi. Un mito. Poi ha dovuto smettere per problemi di salute. Problemi grossi: a trent’anni ha dovuto subire un trapianto di rene che gli ha stroncato la carriera e ridisegnato la vita. In un’intervista pubblicata dal Sole 24 ore il 10 luglio del 2007 disse la sua sulla Haka, la danza rituale che i giocatori della nazionale neozelandese (gli All Blacks) inscenano prima di ogni incontro: “La haka è una danza di guerra, una danza che i maori fanno prima di andare in battaglia. E’ una sfida, una sfida a tutto e a tutti; se perdi quella sfida, sei sconfitto, battuto. Nel rugby, ovvio, per fortuna non si lotta per la vita e la morte, ma lo spirito è lo stesso”. Jonah Lomu (che prima si chiamava Sione Tali Lomu), è nato in un sobborgo di Auckland da una famiglia di Tonga. Era il 12 maggio 1975.
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